ALOE

Arborescens, vera, ferox

Famiglia: Xanthorrhoeaceae

Origine: Africa

Caratteristiche: piante perenni sempreverdi, presentano diverse caratteristiche a seconda della specie; possono arrivare a svilupparsi da 1 a 3 m, crescita lenta; crescono anche su suoli poveri, ne esistono circa 250 specie.

Coltivazione: piante da sub-tropicali a tropicali che crescono in luoghi aridi, alcune specie crescono fino a 2000 m, richiedono poche cure, ma temono il gelo.

Edibilità 1/5: di alcune specie si possono utilizzare i fiori ricchi di nettare e in alcuni paesi sono impiegate le foglie delle specie arborescens e vera come verdura; in particolare in Giappone le foglie candite costituiscono un importante ingrediente del Kidachi, un dolce molto popolare. I succhi di alcune specie contengono vitamine del gruppo B, C, E e acido folico

Valore terapeutico 5/5: esistono molte ricette e impieghi dell’aloe a scopo terapeutico. Di base le foglie sono rinfrescanti e sono ritenute utili a rimarginare ferite e varie infiammazioni interne ed esterne; il loro caratteristico gel contiene oltre 200 sostanze utili, tra cui l’aloina impiegata in cosmesi e per risanare problematiche cutanee. Il gel è anche ritenuto un inibitore di funghi e batteri dannosi, le foglie ad uso interno possono essere impiegate per trattare costipazione e ulcere.

Curiosità: impiegate anche come piante da riforestazione per le zone aride del mondo e come valide siepi quasi impenetrabili, una sorta di recinto vivente; con le foglie si può ottenere anche un valido compost ricco di sostanze nutritive e composti protettivi per il suolo. Sono moltissime le regioni e i popoli del mondo che, già in antichità, impiegavano questa pianta, in particolare in Egitto dove rientrava tra gli ingredienti impiegati per l’imbalsamazione.  Anche l’agricoltura biodinamica ne apprezza e impiega le sue virtù : “…La pianta costituisce una singola unità terapeutica, nella quale i principi attivi formano dei “fito-complessi” caratteristici, legandosi o interagendo con altre molecole che vengono eliminate nel corso dei processi di purificazione. È il fito-complesso, dunque, la “quintessenza” della pianta medicinale, e non il suo “principio attivo” purificato. Volendo dare una definizione di fito-complesso, si può dire che esso è una Entità Biochimica Complessa che rappresenta l’unità farmacologia integrale delle piante medicinali”.

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