ARACHIS hypogaea

“Arachide, nocciolina, spagnolette”


Famiglia
: Fabaceae (leguminose) Origine: Sud America 

Caratteristiche: pianta cespitosa annuale con foglie paripennate, a portamento eretto o strisciante, cresce fino a 40-60 cm di altezza e presenta fiori ermafroditi da Giugno ad Agosto. Le piccole radici fittonanti hanno radichette laterali portatrici dei tubercoli.

Coltivazione: ama terreni ben drenati, ricchi ed esposizioni luminose e riparate. Si semina ad aprile-maggio con temperature sopra i 16°C interrando semi freschi sgusciati e con la pelle arancione intatta. È utile lasciare i semi in ammollo in acqua tiepida 12 ore prima della semina. In coltura protetta si può anticipare di un mese la semina.

Valore terapeutico 3/5: il seme oltre ad essere molto proteico contiene antiossidanti, favorisce le funzioni del cervello e la circolazione del sangue. Nella medicina popolare  un anti-infiammatorio, afrodisiaco e anticoagulante. In Cina i semi sono considerati emollienti, pettorali, e peptici; il potere emolliente dell’olio dei semi viene preso insieme al latte per il trattamento di gonorrea, ed esternamente per il trattamento dei reumatismi. Nello Zimbabwe l’arachide è usato per lenire le verruche.

Edibilità 4/5: i semi consumati sia crudi che cotti  sono comunemente macinati e ridotti in pasta  (burro di arachidi), nei paesi tropicali vengono utilizzati in zuppe e vellutate al posto dei fagioli e sono anche macinati in polvere e aggiunti ai cereali per migliorare notevolmente il contenuto proteico di pane, torte e impasti in genere. Molto ricchi di proteine e olio sono una buona fonte di minerali e vitamine, soprattutto del complesso B. L’olio ottenuto dalla spremitura, è simile per composizione all’ olio di oliva, e come quest’ultimo, non essicca all’aria. La sansa dei semi è ritenuta buona fonte di arginina e acido glutammico. Il seme tostato è un buon surrogato del caffè. I giovani baccelli, le foglie giovani e gli apici sono un’ottima verdura.

Curiosità: come tutte le leguminose questa specie ha un rapporto simbiotico con alcuni batteri del suolo che fissano l’azoto atmosferico. Al termine del raccolto, è preferibile rimuovere solo le parti aeree della pianta, in quanto il decadimento delle radici rilascia azoto. Molto consumata in America l’arachide deve la sua diffusione come alimento al grande educatore agricolo e ricercatore botanico statunitense George Washington Carver.

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2 risposte a “ARACHIS hypogaea”

  1. Rose Serra dice: Rispondi

    Ciao a Voi,
    Casualmente sono caduta sul vostro sito e sono molto attirata da molte piante (sono appassionata) rare o strane e vorrei poter comprare certi vostri prodotti, come devo fare per comprare le piante o i semi?
    Cordiali saluti

  2. Rose Serra dice: Rispondi

    Ciao,
    Vorrei poter comprare certi semi ovviamente se ne avete a disposizione oppure delle piante, come devo fare?
    Cordiali saluti

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