“Borragine, coda di mosto”
Famiglia: Boraginaceae
Origine: Europa
Caratteristiche: pianta annuale, cresce fino a 0,5 m, facile da coltivare, si auto semina da sola; resistente al freddo e ai geli tardivi; ama terreni ben drenati ed esposizioni da mezz’ombra a pieno sole; può crescere su suoli molto alcalini e poveri; il periodo di fioritura dipende dall’areale di coltivazione; vicino alle zone costiere si può trovare in fiore da marzo a novembre, fiori dal blu intenso, esistono cultivar a fiore bianco. Attira insetti utili. In consociazione con le altre piante è adatta in particolare con fragole, pomodori, zucchine, in generale con quasi tutte le altre piante.
Edibilità 3/5: le foglie giovani sono utilizzate come verdura solitamente sbollentate, oppure giovani utilizzate crude in insalata; costituiscono, insieme ai fusti, anche un aromatizzante di bevande e liquori; le foglie sono ricche di calcio e potassio; hanno un sapore leggermente salato e fresco; per via delle loro pelurie le foglie vengono solitamente tagliate molto fini. I Fiori dalla forma a stella sono molto decorativi e adatti per colorare insalate e macedonie; hanno un sapore dolce che ricorda vagamente il cetriolo; foglie e fiori sono adatti a fare un ottimo tè, ma non sono essiccabili in quanto perdono buona parte del sapore.
Valore terapeutico 3/5: antico rimedio erboristico la borragine deve alla sua lunga tradizione il suo epiteto di officinalis, ha la reputazione di essere un valido stimolante per la mende, di dissipare la melanconia ed essere leggermente euforica. Pianta ricca di sali, lenitiva e diuretica, sfiammante per i tessuti irritati, l’infuso di foglie e fiori è considerato espettorante, febbrifugo e leggermente sedativo; sconsigliato l’utilizzo a chi ha problemi di fegato. Esternamente è utilizzata come impiastro per gonfiori e infiammazioni. L’olio dei semi ricco di acido gamma-linoleico aiuta a regolare i sistemi ormonali, le tensioni premestruali e ad abbassare la pressione sanguinea.
Curiosità: i semi della borragine contengono fino al 30 % di un olio ricco di proprietà, ma la loro maturazione scalare li rende difficili da raccogliere in discrete quantità, dai fiori si ottiene un colorante blu solitamente impiegato per colorare le bevande a contatto con l’aceto vira al rosa. La pianta in vegetazione è capace di tenere lontani insetti e parassiti. I fiori, che assumono colori più scuri su suoli poveri, sono ricchi di nettare e molto amati dalle api.