COCHLEARIA officinalis

.“Erba cucchiaio, scuvygrass”

Famiglia: Brassicacee

Origine: zone costiere europee e Gran Bretagna

Caratteristiche: pianta biennale o perenne che cresce fino a 30 cm di altezza, nei luoghi di origine si trova presso le scogliere marine, nei pressi di miniere di sale o sorgenti saline. Fiorisce da Maggio ad Agosto con numerosi fiorellini tipici delle crucifere o brassiche di color rosa o lilla, i semi maturano a Settembre. Pianta molto amata da insetti impollinatori. Le sue foglie arrotondate danno il caratteristico appellativo di erba cucchiaio. Gli steli sono glabri e lunghi peduncoli con foglie carnose terminali; le foglie superiori a forma ovale svettano su quelle basali disposte a rosetta

 Coltivazione: cresce in qualsiasi tipo di terreno, ma predilige terreni poveri o calcarei, di medio impasto, umidi, ma ben drenati. Esposizione luminosa, a mezz’ombra, tollera anche l’ombra. Posizioni più fresche permettono alle piante, poco esigenti di prosperare e produrre foglie più grandi e croccanti. Resiste a gradio medio elevati di salinità nel terreno.

Edibilità 2/5: le foglie si utilizzano prevalentemente crude, possibilmente appena raccolte per preservare l’alto contenuto di vitamina C. Il sapore delle foglie ricorda il cavolo e la senape, ma è più acre e denso, piacevolmente tagliente e deciso. Ottima aggiunta a insalate e come contorno, dal sapore leggermente amaro, ma molto saporita è anche adatta per fare salse o completare piatti a base di carne o pesce.

Valore terapeutico 3/5: tutta la pianta era utilizzata per prevenire lo scorbuto ed era per questo parte integrante della dieta dei marinai durante i lunghi viaggi per mare; ha proprietà aperitive, disinfettanti, diuretiche e stimolanti. Il succo ottenuto dalla pianta ha un buon effetto purificante su milza, fegato e sangue. Le foglie ridotte in poltiglia sono utilizzate esteriormente per lenire contusioni. La foglia fresca ha proprietà benefiche in caso di ulcere e bruciori di stomaco. La pianta ha anche discrete proprietà cosmetiche, gli estratti possono trovare impiego in creme e lozioni utili a stimolare la salute dei capelli, del cuoio capelluto, creme anti-age e gel disinfettanti.

Curiosità: nel recente passato era molto conosciuta ed era consumata regolarmente soprattutto in Gran Bretagna. Il suo utilizzo iniziò solamente nel XVI secolo, mentre prima era erba sconosciuta. Divenne una fonte preziosa di vitamina C ed era una verdura preziosa per i marinai. L’alto tasso di vitamina C era utile per prevenire o curare lo scorbuto da cui un altro nome volgare di “scuvygrass”. Era sempre presente nella stiva delle navi, conservata in fasci essiccati o estratti e utilizzata abbinata a diverse spezie. È una specie polimorfa e molto amata dalle api. Nel diciannovesimo secolo venne gradualmente soppiantata dal consumo regolare di agrumi che ne sostituì buona parte delle funzioni benefiche, soprattutto in relazione allo scorbuto.  Le foglie fresche sono impiegate nella realizzazione di birra artigianale dal nome caratteristico “scuvygrass ale”. Sono presenti piccole quantità di olio essenziale, da cui le sue proprietà disinfettanti, sali potassici, resine e pectine. Tipico di questa pianta, così come di tutte le crucifere, è l’azione dell’enzima mirosina sullo specifico glucoside della pianta (di struttura simile alla sinalbina e sinigrina, presenti nella senape), che va poi a formare molecole attive specifiche. Nel caso della coclearia, si forma la coclearina.

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