“Kiwano, jelly melon, melone cornuto ”
Famiglia: Cucurbitaceae
Origine: Africa orientale
Caratteristiche: erbacea annuale rampicante molto vigorosa, con foglie leggermente spinose e fiori ermafroditi, che raggiunge circa il metro e mezzo di altezza. Fiorisce da luglio a settembre e fruttifica da agosto ad ottobre, protraendosi nella maturazione dei frutti. Questi somigliano a dei meloni con delle protuberanze appuntite, e sono giallo-arancio all’esterno e con una polpa verde brillante e gelatinosa all’interno.
Coltivazione: di facile coltivazione, si adatta ad ogni tipo di terreno purché ben drenato, e in posizione di pieno sole. Come i cetrioli, necessita abbondanti e regolari annaffiature. È molto resistente al calore.
Edibilità 3/5: la pianta è tutta commestibile, ma è il frutto che la rende tanto interessante. Questo ha un sapore assai particolare, aromatico, agrodolce, un mix tra limone, banana e melone. Si può provare anche quando è verde esternamente, ma il gusto sarà più simile al cetriolo. Oltre che al naturale, magari scavando la polpa con un cucchiaino, si può consumare in macedonie, zuppe, cocktail o bibite, magari aggiungendo dello zucchero di canna o del miele. Qualche ricetta vuole il kiwano in abbinamento a frutti di mare.
Valore terapeutico 4/5: il kiwano è ricco di vitamine, in particolare A, C ed E, ed è quindi un’importante antiossidante (anche per la vista!) e stimolante per il sistema immunitario. Inoltre presenta alti livelli di potassio, zinco e calcio. È una miniera di nutrienti con pochissime calorie. I semi sono vermifughi.
Curiosità: Il nome Kiwano ha un’origine precisa che risale a quando negli anni Trenta fu importato per la prima volta in Australia e Nuova Zelanda e, una volta aperto lo strano frutto, fu notata la somiglianza (seppur vaga) con il Kiwi. Come elemento culturale il “melone cornuto” riveste tutt’oggi un ruolo di vitale importanza per affrontare i problemi di carenza di cibo nell’Africa sub-sahariana, in quanto può trattenere quantità significative di acqua durante la stagione secca e cresce anche in condizioni difficili, fornendo al tempo stesso una vasta gamma di sostanze nutritive essenziali per coloro che hanno un acceso limitato al cibo.