“Zucchino, courgette”
Famiglia: Cucurbitaceae
Origine: centro America
Caratteristiche: pianta cespugliosa, più raramente rampicante o strisciante, annuale che cresce fino da 0,5 m a 2 m; è in fiore da Giugno a Settembre, e i semi maturano da Agosto a Ottobre.
Coltivazione: richiede un terreno ricco e ben drenato, una posizione prevalentemente soleggiata, anche se tollera bene la mezz’ombra e suoli più poveri. Ampiamente coltivata nelle zone temperate e tropicali ne esistono numerose cultivar con forme e caratteristiche diverse; è una pianta abbastanza rustica e poco esigente, è adatta a essere consociata con il mais, le leguminose ed alcune solanacee; non ama la prossimità delle patate. La semina si effettua a partire da Marzo in coltura protetta e può essere eseguita in forma scalare fino ad fine Agosto; all’aperto si trapianta da fine marzo in poi. Adatta a essere coltivata in climi più freddi.
Edibilità 4/5: tutta la pianta risulta commestibile, compresi i semi e la radice. La parte più utilizzata sono comunque i frutti giovani e immaturi, da cui il nome di “zucchino”, il sapore varia a seconda della cultivar, ma hanno in generale un sapore delicato adatto alla preparazione di numerosi piatti. Utilizzabili anche crudi in insalata tagliati molto fini, in padella soffritti, cotti al vapore o al forno; esistono numerose ricette e preparazioni; i semi di solito scartati insieme all’ovario sono anch’essi utilizzabili sia interi che ridotti in polvere; in alcuni paesi si utilizzano anche i germogli in insalata, ma alcune varietà di cucurbita risultano tossici in quella fase di sviluppo; sempre i semi sono molto ricchi di proteine; si può estrarre anche un olio commestibile. Le foglie e i giovani steli sono un’ottima verdura utilizzata saltata in padella o sbollentata; i fiori e i boccioli sono commestibili e molto apprezzati come contorno e frittura, vista la generosa produzione i fiori possono essere seccati e utilizzati in seguito.
Valore terapeutico 2/5: molto utilizzata dalle popolazioni del centro America costituisce un blando rimedio per molti tipologie di disturbi, molto adatto per bambini e donne in gravidanza. I semi in particolare interi o ridotti in polvere possono essere utilizzati in caso di tenia e come leggero purgativo. I semi sono molto ricchi di zinco, adatti per contrastare problemi alla prostata e al tratto urinario; i frutti giovani hanno una funzione diuretica e detox e sono ottimi per la salute intestinale. Le foglie possono essere applicate esternamente per lenire scottature e bruciori.
Curiosità: dai semi si ottiene un olio semi essiccante, anticamente usato anche come carburante per lampade a olio. La varietà di forme e colori di questa specie botanica ricalca la sua diffusione in tutti gli areali tropicali e temperati del mondo; ne esistono cultivar i cui frutti sono utilizzati a scopi decorativi a buccia molto dura, a collo ricurvo, tondi, a stella e a salsiccia. A stella ci sono cultivar molto diffuse in Francia e nei paesi dell’est Europa, molto apprezzati per il sapore, la rusticità della pianta e la conservabilità dei frutti. Se ben formati possono infatti conservarsi per buona parte dell’inverno. L’origine dell’addomesticamento della C. pepo è sconosciuto; si ritiene derivi dalla C. pepo fraterna, dalla C. pepo ovifera e dalla C. pepo texana. Piante molto amate dagli insetti, i frutti sono prodotti in gran numero se si è costanti nella raccolta; alcune cultivar sono in grado di riseminarsi da sole a patto di lasciarle maturare i frutti. Il termine Cucurbita è il nome latino della zucca, il quale, a sua volta, proviene dal sanscrito c’arbata, curvata, rotonda. L’epiteto specifico pepo deriva da pepo, peponis, nome latino del popone in Plinio & al.