“Giglio di S. Giuseppe”
Famiglia: Hemerocallidaceae
Origine: incerta, forse Europa

Caratteristiche: spontaneizzata in Europa e probabilmente sfuggita da qualche giardino l’H. fulva è una pianta perenne che arriva fino a 1 m di altezza, crescita lenta; in fiore da Giugno ad Agosto, fiori molto vistosi rossi con bordi giallo arancioni, ma esistono numerose cultivar.
Coltivazione: pianta facile da coltivare che si sviluppa bene in qualsiasi tipo di suolo, compresi quelli asciutti o argillosi; predilige comunque terreni freschi e fertili, cresce a pieno Sole come a mezz’ombra, dove i fiori durano di più. Resiste fino a -20 °C. Si moltiplica per divisione della radice quando la pianta è in riposo vegetativo o in primavera, oppure si semina in tarda primavera, esistono molte cultivar a seme sterile. Una volta divisa e trapiantata le nuove piante possono impiegare oltre un anno per ristabilirsi; temono l’attacco di lumache e limacce.
Edibilità 5/5: pianta commestibile in ogni sua parte; si utilizzano principalmente le foglie e i fiori; i giovani germogli sono ottimi sostituti degli asparagi; le foglie si utilizzano cotte e costituiscono un eccellente ortaggio dal sapore dolce, le foglie più vecchie sono leggermente fibrose; i fiori sono incredibilmente croccanti e saporiti, con un dolce nettare alla base e un retrogusto di nocciola; sono una ricca fonte di ferro e vitamina A si possono raccogliere ancora chiusi oppure leggermente appassiti si fanno essiccare e per essere adoperati come addensante nelle zuppe; anche le radici rizomatose si utilizzano crude o cotte e ricordano le nocciole.
Valore terapeutico 2/5: tutta la pianta risulta diuretica e febbrifuga; i fiori sono depurativi e calmanti. In Cina sono un rimedio tradizionale come anodino per le donne partorienti. Il rizoma oltre a proprietà antimicrobiche è utilizzato come antiparassitario e vermifugo e in Corea è un rimedio tradizionale contro stitichezza e problemi respiratori; estratti della radice hanno mostrato discrete proprietà antitumorali; dalle radici si ottiene un infuso con qualità diuretiche.
Curiosità: pianta molto ornamentale, utilizzata anche per rafforzare argini, scarpate, pacciamature vive e segnalare i confini; per pacciamatura si mettono le piante a distanza di 90 cm e le foglie secche si lasciano sul terreno; ottima come pianta da foresta commestibile e permacultura; attira le farfalle ed è adatta come pianta da fiore reciso; le radici rizomatose formano molti stoloni e si moltiplicano facilmente. Coltivata in Cina e Giappone per foglie e fiori commestibili molto apprezzati, esistono molte varietà e cultivar selezionate tra cui “ Kwanzo”con fiori doppi e retrogusto di nocciola, “Flore pleno”altra cultivar a fiore doppio e sapore delizioso, “Europa” molto vigorosa e con lunghi stoloni; le piante producono fiori per 6-10 settimane in maniera continuativa; le foglie più vecchie essendo fibrose si essiccano e intrecciano per formare una corda utilizzata per produrre suole di scarpe.