Introduzione

Il termine ”giardino” deriva dall’indogermanico gart o hart che significa “cingere,circondare” perciò indica una parte di terreno delimitato, più anticamente si rifà all’idea di eden da cui in inglese garden e dalla parola greca paradiso παράδεισος «giardino, parco», e dall’avestico pairidaēza- «recinto circolare»)

Gli spazi verdi da noi realizzati svolgono un ruolo estetico e produttivo, ambienti naturali e “innovativi”, sostenibili,  commestibili, utili per noi e per l’ambiente circostante. Sono giardini che richiedono una minore manutenzione, luoghi in cui le piante, sapientemente scelte e accostate, possono vivere anche in assenza di regolari irrigazioni. Declinando i caratteri dell’orto e del giardino utilizziamo diverse piante tipiche del clima mediterraneo, o provenienti da molto lontano, specie botaniche che assolvono a diverse funzioni, si prestano a numerosi utilizzi e oltre al valore estetico e culturale sono caratterizzate da una discreta rusticità e capacità di adattamento. Tali essenze sono il riferimento per la realizzazione di giardini sostenibili, in quanto creano diversità e incrementano la capacità degli ecosistemi di autoregolarsi, ma anche le tecniche di preparazione del terreno risultano fondamentali, e le implementazioni ottenibili dal gioco degli elementi presenti e le necessità di chi fruisce lo spazio. Uno  spazio di vera sostenibilità e conoscenza che trova il suo riferimento nelle forme di iterazione e creatività, cura e curiosità. Importante in questo tipo di realizzazioni sono soprattutto la progettazione che tiene sempre conto del contesto ambientale, delle stagioni, della risorsa acqua, del vento, della tipologia del terreno sotto l’aspetto della composizione geologica, della morfologia naturale, delle necessità e dei bisogni, studi che del lavoro di preparazione; delle energie entranti ed uscenti (vento, luce, interazione animale e umana, acqua, etc.) dal sistema naturale che si andrà a creare e delle risorse disponibili in loco. Queste sono solo alcune delle osservazioni, presupposto di partenza per creare un giardino sostenibile.

I giardini progettati per richiedere una bassa manutenzione sono sostenibili perché creati con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e utilizzare al meglio le risorse nel rispetto del nostro ecosistema e del suo equilibrio ed anche perché invitano ad approcciarsi in modo più “naturale” come curatori e custodi dell’ecosistema, essendo il giardino stesso il vero creatore.

Sono soluzioni richieste da un numero sempre maggiore di persone sensibili alla

tutela dell’ambiente, che semplicemente desiderano un giardino in salute senza forzare i ritmi della natura o delle stagioni e non snaturare le caratteristiche del territorio in cui è inserito. Il giardino diventa quindi anche un luogo piacevole dove sostare, osservare e rigenerarsi. In questo piccolo mondo si tessono e si scoprono relazioni non solo fra uomo e natura, ma anche fra piante, animali, insetti, funghi e microrganismi che in fondo realizzano quell’idea di eden perduto a cui tutti aneliamo.

Oggi appare alquanto riduttivo considerare il giardino come semplice luogo di svago e di relax. Possiamo ritrovare in esso un’estensione non solo della cucina, ma anche della persona: non solo un orto, ma appunto un giardino, frutto di biodiversità alimentare e sinergia di piante utili, dal valore commestibile, terapeutico ed estetico, che porti a un’autentica fruizione di questo spazio e a un reale utilizzo di ciò che in esso viene prodotto.

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