IPOMOEA batatas

 “Patata dolce, camote, patata americana, batata”

Famiglia: Convolvulaceae

Origine: Ecuador, Perù

Caratteristiche: erbacea perenne tuberosa con portamento strisciante o rampicante, molto vigorosa. Le foglie possono essere picciolate, intere o lobate, e i fiori a forma di imbuto, violacei o rossastri. I tuberi, carnosi e zuccherini, sono ingrossamenti di segmenti di radice e possono trovarsi anche distanti dal colletto: possono essere rotondeggianti, a cilindro o a cono, e di colore variabile, dal bianco al giallognolo fino al rosso porpora.

Coltivazione: ama terreni sciolti, ben drenati e possibilmente ricchi di sostanza organica a base di potassio e azoto, predilige posizioni soleggiate. Si riproduce per seme, ma meglio per talea o tubero. In primavera si mettono i tuberi più piccoli per metà in acqua o in terriccio/sabbia umido, in un luogo luminoso e dove la temperatura non scende sotto i 15° C; quando i germogli avranno raggiunto circa 20 cm, con 5-6 foglie, si possono tagliare e piantare nel terreno precedentemente lavorato, interrandoli per almeno 3 nodi e annaffiandoli durante i primi giorni. Nei climi più freschi è preferibile porre prima le talee a radicare in vasetti di 12-15 cm, da trapiantare nell’orto in un secondo momento; è importante però che vi restino solo per pochi giorni, altrimenti le radici si arrotoleranno in fondo al vaso e cresceranno così anche nell’orto dando tuberi ingarbugliati e malformati. La raccolta avviene a inizio autunno, quando le foglie cominciano a ingiallire; una volta raccolti i tuberi vanno riparati in un luogo asciutto e buio dove si manterranno per diversi mesi.

Edibilità 5/5: si consumano i tuberi, come le comuni patate, ma dal sapore più dolce. La polpa può essere più o meno farinosa a seconda della cultivar. Anche le foglie sono commestibili.

Valore terapeutico 3/5:  contiene molte sostanze utili per l’organismo come fibre, vitamine A e C ( e in minor quantità B ed E), proteine, potassio, magnesio, ferro e calcio. È inoltre ricca di flavonoidi e antociani, ed ha proprietà antiossidanti. Recenti studi hanno accertato che il “caiapo”, (l’estratto di buccia di patata dolce) riduce la glicemia basale, il colesterolo e l’emoglobina glicata. In Giappone, in particolare nella regione di Kagawa, è conosciuta ed utilizzata per curare l’anemia, l’ipertensione e il diabete.

Curiosità: originaria dei tropici del Sud e Centro America, la coltivazione di tale batata risale a 8000 anni fa. Sono state rinvenute raffigurazioni in numerose ceramiche precolombiane. Inoltre, resti di questa radice sono stati scoperti in varie tombe inca e azteche. Arrivò in Europa solo nel XVI secolo e si diffuse poi ampiamente in tutto il mondo.

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