“Pianta cerotto”
Famiglia: Crassulaceae
Origine: Madagascar, S. America, S. Africa, Asia
Caratteristiche: Kalanchoe è un genere che comprende più di 200 specie di piante succulente, le virtù e l’utilizzo si riferiscono alle varietà:
-KALANCHOE PINNATA (Bryophyllum pinnaut)
-KALANCHOE DAIGREMONTIANA (Bryophyllum daigremontianum)
-KALANCHOE GASTONIS-BONNIERI (Bryophyllum gastonis-bonnieri)
Coltivazione: in vaso la pianta madre; mezz’ombra o pieno sole; proteggere dal gelo; la riproduzione avviene per gemmazione di piantini dal margine delle foglie.
Valore terapeutico 5/5: queste Kalanchoe sono piante che agiscono in modo totale dentro il nostro corpo, pertanto il loro raggio di azione è ampio. Nella medicina tradizionale, specialmente in America Latina, Asia e Africa si usano per trattare le seguenti malattie e disturbi: lesioni e malattie relazionate a danni cellulari; ferite profonde e cancrene; infezioni, ustioni; tumori e ascessi; reumatismi; infiammazioni; ipertensione; coliche renali; dissenteria; malattie psicologiche: schizzofrenia, crisi di panico e paura. La sua azione non si limita ai punti sopra citati, giacchè guarisce danni cellulari nei più diversi organi del corpo.
Curiosità: le parti utilizzate sono principalmente le foglie, dal sapore acidulo. Le modalità di utilizzo e le applicazioni variano a seconda delle necessità:
– uso esterno: foglie fresche, foglie macerate sotto forma di cataplasma, compressa o impiastro; succo di foglie con olio o vasellina da usare come unguento. Usata così la pianta è antinfiammatoria, antiemorragica, astringente e cicatrizzante
– uso interno: foglie crude in insalate; succo fresco; foglie in infuso. Dosi per uso interno: 30 gr al giorno di foglie fresche in due somministrazioni. Oppure, un cucchiaino di foglie in infuso da prendere prima di ogni pasto.
– Controindicazioni: Non è consigliato protrarre l’assunzione della pianta per lunghi periodi di tempo se non in caso di necessità. Può esserci tossicità se si abusa della pianta.