“Malva da verdura”
Famiglia: Malvaceae
Origine: Europa
Caratteristiche: si ritrova allo stato selvatico probabilmente sfuggita a qualche coltivazione in centro Europa; pianta annuale a rapida crescita che arriva a 1,5 m di altezza, fusti eretti di colore viola scuro, foglie sub orbicolari verde scuro, fiori piccoli di colore viola lilla, posizionati all’ascella fogliare e nell’apice, molto vicina a livello botanico alla M. verticillata.
Coltivazione: pianta molto facile da coltivare, cresce in qualsiasi tipo di suolo pur amando i terreni fertili e ben drenati. Ama esposizioni luminose, ma può crescere bene anche a mezz’ombra. Si semina direttamente a dimora a fine Marzo oppure in coltura protetta a fine inverno e si trapianta a inizio Aprile. La pianta si auto semina da sola.
Edibilità 3/5: le foglie, grandi e tenere sono verdure dal sapore delicato e gradevole, si utilizzano crude o cotte; contengono il 5,5 % di proteine. Il seme si può utilizzare prima della maturazione completa, piccolo ma abbastanza abbondante e facile da raccogliere, ha un sapore che ricorda la nocciola.
Valore terapeutico 2/5: tutta la pianta ha proprietà diuretiche ed emollienti, si utilizza in infuso in maniera simile alla M. verticillata a cui è affine come proprietà e utilizzo.
Curiosità: molto ornamentale e curiosa è una pianta che può presentare vari utilizzi in campo aperto. Adatta a permacultura, giardini e foreste commestibili. Dagli steli si ottiene una fibra robusta, ma grezza. Il seme contiene fino al 20% di un olio utile per cosmesi e saponi. Dalla pianta intera e dai semi si possono estrarre dei coloranti naturali color crema, giallo e verde. Ormai è una pianta che si trova raramente in Europa, si sta diffondendo in Russia e nelle regioni Orientali da Pakistan al Giappone. Studi fitochimici condotti dal Dipartimento di Farmacologia di Oslo sui semi hanno rivelato la presenza di un raro polisaccaride di tipo peptico, oltre che acido galatturonico e il ramnosio presenti come monosaccaridi principali, tali ricerche hanno inoltre stabilito che la M. mohileviensis e la M. verticillata sono due specie distinte di Malva. Il termine Mohilevia indica probabilmente una regione dei Balcani, il termine Malva in greco significa “rendere morbido”. La malva “che da ogni male salva” era già in uso diversi secoli fa e molto coltivata nei monasteri e negli orti comunali. Si ritrovano note di usi officinali fin dal tempo dei Greci, Pitagora, il famoso filosofo e matematico dell’antica Grecia, riferendosi alle enormi virtù di quest’erba scrisse: “Semina la malva, ma non mangiarla; essa è un bene così grande da doversi riservare al nostro prossimo, piuttosto che farne uso con egoismo per il nostro vantaggio”.