“Cucamelon, cetriolino dei maya, anguria del topolino, sandìita”
Famiglia: Cucurbitacee
Origine: Messico
Caratteristiche: questa cucurbita cresce veloce e vigorosa, aggrappandosi coi suoi viticci ad altre piante o a sostegni vari, e raggiungendo i 3-4 metri. I fiori, piccoli e gialli, abbondano durante il periodo della fioritura, così come i suoi frutti, che ricordano le olive per forma e dimensione, e le angurie per il colore e il disegno della buccia.
Coltivazione: è una pianta piuttosto rustica, che non ha particolari esigenze: predilige comunque terreni ricchi e ben drenati, e un’irrigazione regolare e senza ristagni d’acqua. Esposizione soleggiata. La semina può essere eseguita direttamente in piena terra, ad aprile-maggio, o in semenzaio nel mese di marzo. Successivamente è importante posizionare un supporto vicino alla pianta, così che possa arrampicarsi. I frutti si raccolgono da luglio, spesso fino all’arrivo dei primi freddi.
Edibilità 4/5: i frutti si consumano tali e quali, oppure si aggiungono ad insalata, o si conservano sottoaceto come i cetriolini. La loro polpa è succosa e saporita, dal gusto lievemente acidulo, a metà tra un legume e un cetriolo. Ottimi anche saltati in padella, come ingrediente per il tzatziki greco e come elemento decorativo per drink e bevande.
Valore terapeutico 3/5: questi mini cetriolini sono ricchi di vitamina C (100 g contengono il 10% della dose giornaliera raccomandata) e minerali importantissimi come il potassio e il magnesio fondamentali per la nostra dieta.
Curiosità: la Melothria scabra fu descritta per la prima volta nel 1866 dal botanico francese Charles Victor Naudin. Questa pianta era già nota alle civiltà precolombiane che ne usavano i frutti non solo come alimento ma anche in medicina. Durante la conquista spagnola rischiò di scomparire: se è giunta fino a noi è solo grazie all’orto di qualche indios.