“Shoo Fly”
Famiglia: Solanaceae
Origine: s. America
Caratteristiche: naturalizzata in luoghi abbandonati e nei pressi delle abitazioni; pianta annuale a crescita veloce che arriva fino a 1 m di altezza. Fiorisce da Giugno a Settembre e matura i frutti in autunno.
Coltivazione: pianta molto facile da coltivare, si auto semina da sola, ama terreni ben drenati e posizioni soleggiate, molto resistente alle intemperie. Si può seminare a dimora da novembre ad aprile.
Valore terapeutico 2/5: tutta la pianta è tossica e può causare avvelenamenti; soprattutto i semi, utilizzati dalla medicina tibetana. È presente un alcaloide con azione midriatica, simile alla belladonna, i cui estratti sono capaci di dilatare la pupilla. Preparati della pianta hanno proprietà analgesiche, antielmintiche, antibatteriche, antiinfiammatorie e febbrifughe; stimolano il vigore corporeo e rallentano malattie contagiose, mal di denti e dolori intestinali e in generale come antipiretico.
Curiosità: conosciuta anche come mela del Perù, paese probabilmente di origine; si è diffusa in varie zone del mondo. Pianta ornamentale e curiosa è ritenuta un potente biorepellente, soprattutto per mosche e moscerini. Produce dei frutti tondi di 15 mm di diametro dentro degli involucri simili ai Physalis, da cui il nome Physaloides, che vuol dire vescica.
Nicandra invece è un termine derivante dal greco e significa uomo vittorioso o vincitore di uomini forse per via della tossicità della pianta e al contempo del potere stimolante che ha sul vigore corporeo. Nicandra era anche una famosa sacerdotessa di Dodona. Ci sono informazioni contrastanti sul valore commestibile di questa pianta, data perlopiù come molto tossica; in Tanzania le giovani foglie sono adoperate esclusivamente cotte come verdura da contorno. Più noto è l’impiego del decotto ottenuto dalle foglie come insetticida, utile in particolare a trattare pidocchi e afidi; se mescolato al latte il succo della pianta fresca è una potente esca per mosche e moscerini, tutto questo per via dei nicandrenoni o witanolidi, dei componenti sintetizzati solo di recente e utilizzati come insetticidi e che prendono il nome da un’altra solanacea la Withania somnifera. Nella controversa letteratura la N. physaloides è data appunto anche come inebriante e psicoattiva, simile a quello di altre solanacee psicoattive come appunto la W. Somnifera e la A. belladonna; in Francia per questo la chiamano anche belladonne de pays.