OCIMUM basilicum

“Basilico, basilico dolce”

Famiglia: Labiateae

Origine: Asia

Caratteristiche: pianta annuale erbacea o arbustiva, perenne in climi tropicali, a rapida crescita, portamento eretto e ramificato, con fusto quadrangolare tipico delle Labiatee alta dai 30 ai 60 cm, ha foglie opposte, ovali, talvolta lanceolate, lisce o ricce, verdi o viola, le dimensioni variano da 0,5 a 3 cm. I fiori si aprono a partire da una spiga che parte dall’ascella fogliare. E’ in fiore da Giugno a Ottobre, fiori dal colore bianco, azzurro o viola.

Coltivazione: pianta facile da coltivare sia in contenitori che in piena terra, ama terreni ricchi e ben drenati, predilige esposizioni luminose a pieno sole e irrigazioni costanti, tollera anche la mezz’ombra e brevi periodi di siccità. Si semina a partire da Marzo-Aprile in coltura protetta, oppure a Maggio direttamente a dimora. In consociazione botanica è adatto a essere coltivato insieme a pomodori, altre solanacee e frutti in genere, ma non ama la presenza di ruta e salvia,  ritarda la fioritura se coltivato in prossimità di rosacee. Seminato vicino ai peperoni o peperoncini aiuta la germinazione di questi ultimi.

Edibilità 4/5: si utilizzano le foglie fresche o essiccate, crude o cotte brevemente; ottime come condimento in moltissime ricette, soprattutto per piatti a base di pomodoro, insalate, sughi, minestre e nei contorni. Con le foglie si può preparare un tisana rinfrescante. Anche il seme si può utilizzare unito a prodotti da forno e come condimento. Se messo in ammollo per 12 ore il seme diventa mucillagginoso e viene impiegato in una bevanda rinfrescante chiamata “serbe tokhum”. L’olio essenziale estratto da tutta la pianta viene impiegato come aromatizzante alimentare in mostarde e salse.

Valore terapeutico 3/5: conosciuto da millenni per le sue qualità aromatiche è una pianta medicamentosa molto apprezzata; agisce principalmente sul sistema nervoso e digerente, attenua gas intestinali, crampi allo stomaco, coliche e indigestioni. I fiori da usare con cautela poiché molto ricchi di terpeni e componenti aromatiche sono considerati antispasmodici, carminativi, digestivi e tonici. Allevia nausea, raffreddori, allergie e stati febbrili. Esternamente foglie e fiori sono adatti per trattare l’acne, perdita di olfatto, punture di insetti e infezioni cutanee. Le foglie si adoperano fresche o essiccate dove perdono parte della loro componente aromatica. Il seme messo in ammollo è adatto in caso di dissenteria e per lavaggi oculari. L’olio essenziale è un potente battericida e adatto per contrastare parassiti interni. Conosciuto dalla medicina cinese e indiana come rimedio per problemi renali, mal d’orecchi, artrite, anoressia e disturbi mestruali. Si utilizza in Africa per contrastare la malaria.

Curiosità: il genere Ocimum comprende oltre cinquanta specie; dell’O. basilicum si ha nota scritta del suo uso in cucina solo a partire dal XVIII sec; gli esploratori segnalarono diverse specie di Ocimum in varie zone dell’Asia e dell’Africa. Tuttavia era pianta già nota a greci ed egizi, ritenuta benaugurante e apprezzata nel regno dell’aldilà. Si impiegava più nei rituali funebri come offerta e come ingrediente nella pratica di imbalsamazione che non in cucina, ma era già noto come biorepellente e antiparassitario, molto apprezzato dai naviganti per tenere sotto controllo infestazioni di insetti nocivi e cattivi odori. La storia rese il basilico pianta dalle sorti altalenanti, considerato potente rimedio o veleno satanico. I romani  lo consideravano fonte di oblio e pazzia, mentre nel medioevo era ingrediente principe del famoso archibugio, un preparato utile per sanare dolori e ferite. Il termine “basilicum” deriva dal greco e significa “degno di un re” poiché era impiegato nella preparazione di preziosi profumi da destinare esclusivamente ai regnanti e nella celebrazione di rituali sacri che comprendevano anche la raccolta, da far eseguire solo da figure pure e consacrate. Oggi è universalmente apprezzata in cucina. Da tutta la pianta si estrae un olio essenziale composto da diversi costituenti, e le proporzioni di questi variano notevolmente a seconda dell’area di coltivazione, la resa in olio essenziale della pianta fresca si attesta intorno all’1,5% utilizzato in profumeria e in cosmesi. Se indossato il suo profumo è un ottimo repellente per le zanzare e posizionare la pianta viva presso l’abitazione aiuta a respingere mosche e insetti noiosi. Dall’ O. basilicum sono state sviluppate molte varietà denominate con differenti caratteristiche di sapore e forma. Il suo fogliame aromatico aiuta a contrastare i problemi causati da insetti nocivi su molte altre piante.

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