“Basilico africano, albero del basilico, basilico selvaggio ”
Famiglia: Lamiaceae
Origine: Africa sub-tropicale
Caratteristiche: è una pianta arbustiva perenne, sempreverde, si presenta molto ramificata, legnosa inferiormente con fusti e rami quadrangolari, pubescenti nelle parti più giovani e glabre nelle più vecchie. Le foglie sono lanceolate e seghettate lungo i margini. Fiorisce da luglio ad ottobre. Cresce dai 50 cm fino ai 3 m, secondo le condizioni ambientali.
Coltivazione: predilige un terreno ricco, leggero, da ben drenato ad asciutto e una posizione in pieno sole. Resiste fino ai -3°C. Si può coltivare in vaso con successo, assicurandogli durante l’inverno una posizione luminosa. La riproduzione avviene per seme o per talea.
Edibilità 3/5: le foglie si utilizzano per aromatizzare pietanze, oppure in infusione per fare un tè. I semi, si usano anch’essi per insaporire o pestati e mescolati ad altre spezie per il curry.
Valore terapeutico 4/5: ha proprietà stimolanti, antispasmodiche e antisettiche. Tradizionalmente le foglie e gli steli sono utilizzati internamente nel trattamento del raffreddore, febbre, mal di testa, impotenza, flatulenza, diarrea, dissenteria, problemi post-partum e vermi nei bambini. Applicate esternamente, le foglie sono usate per curare reumatismi e lombalgie.
Curiosità: Le parti della pianta contengono lo 0,8 – 1,2% di olio essenziale. Dal colore giallo brunastro a giallo pallido ha un odore intenso, caldo-speziato e aromatico, che ricorda l’olio di chiodi di garofano, ma con una nota di testa dolce-legnosa, quasi floreale. L’olio essenziale ottenuto dall’ O. gratissimum ha mostrato una spiccata attività antibatterica, ed è molto apprezzato in profumeria. I principali produttori di tale olio sono l’India, il Vietnam e la Thailandia. In Africa viene coltivato più come pianta da vendere fresca nei mercati locali, per usi culinari, medicinali e come repellente per le zanzare. Inoltre i rametti sono utilizzati come bastoncini masticabili per pulire i denti e mantenere l’igiene orale.