“Quadrifoglio”
Famiglia: Oxalidaceae
Origine: S. America, Europa
Caratteristiche: pianta bulbosa perenne, che raggiunge i 30 cm con abbondante fioritura estiva. Una volta attecchita si propaga da sola.
Coltivazione: mezz’ombra, pieno sole; piena terra; predilige terreni sabbiosi e ben drenati, ma cresce bene anche in quelli acidi, non ama molto i terreni argillosi o troppo umidi e le innaffiature troppo frequenti; può allargarsi molto dato il suo sviluppo tappezzante, d’inverno va in riposo vegetativo e resiste fino a -5 °. I bulbi si possono piantare in autunno, ma meglio in primavera in un substrato ricco e ben drenato.
Edibilità 4/5: le giovani foglie possono essere usate crude o cotte, hanno un delizioso sapore di limone, sono tenere e non fibrose anche quando cresciute. Le foglie, come i gambi e i fiori, dissetano se masticate e sono ottime in insalata e piatti crudi. Anche le radici sono edibili e hanno un sapore acidulo.
Curiosità: data la presenza nelle parti della pianta di acido ossalico, responsabile di questo sapore gradevole e affilato, non bisogna esagerare con l’assunzione delle foglie, poiché un eccesso di questa sostanza inibisce l’assunzione del calcio da pare del corpo. Basta cuocere le foglie per diminuire drasticamente il contenuto di acido ossalico. Queste piante si prestano ad essere utilizzate nelle parti del giardino più asciutte o per giardini rocciosi. A causa dei suoi 4 petali si identifica come quadrifoglio, ma è distinto da quello dei campi o dei prati grazie al particolare colorito rossastro presente al centro delle foglie. È anche chiamato Oxalis tetraphylla, nome che deriva dal greco e significa appunto “quattro foglie”. Gli Oxalis si distinguono in quasi 900 varietà diverse, ed è una specie diffusa in tutto il mondo, da segnalare anche l’Oxalis tuberosa (detto Oca) per i suoi tuberi commestibili e squisiti.