“Prezzemolo, parsley”
Famiglia: Apiaceae
Origine: Europa
Caratteristiche: cresce spontanea in accumuli organici e su rocce prevalentemente calcaree, prati, boschi e aree limitrofe costiere. Pianta erbacea biennale che cresce fino a 60 cm di altezza. Radice fittonante, foglie glabre, frastagliate, dal contorno triangolare, bipennate o tripennate. L’apice fiorito comprende una cinquantina di fiori disposti ad ombrello dal colore azzurro, o giallo sporco. È in fiore da Giugno ad Agosto e i semi maturano da Luglio a Settembre. Pianta autofertile che attira insetti utili.
Coltivazione: richiede un terreno fresco e ben drenato, con un pH leggermente basico; esposizioni luminose a pieno Sole o mezz’ombra. Sopporta brevi periodi di freddo, fino a -5°C, anche se gela la parte aerea, le radici ricacciano in primavera. Semina scalare per avere foglie fresche tutto l’anno; a fine inverno, in primavera e in autunno; in coltura protetta o direttamente a dimora. I semi germinano bene a 15- 20 °C e impiegano circa da 7 a 28 giorni a germogliare. Il seme rimane vitale per 2-3 anni.
Edibilità 4/5: le foglie si utilizzano crude, tritate finemente o brevemente cotte. Adatto per contorni, condimenti e aromatizzare molti piatti e ricette. Si utilizzano quantità modiche per evitare intossicazioni. Per conservare le foglie, poiché da essiccate perdono buona parte del loro aroma, si possono congelare e utilizzare come da fresche. Molto ricca di ferro, iodio e magnesio e buona fonte di vitamine A,B e C. Anche i gambi sono utilizzabili in maniera analoga alle foglie.
Valore terapeutico 4/5: pianta aromatica molto diffusa, rappresenta un rimedio tradizionale e di antichissima data. Le foglie sono molto disintossicanti e un ottimo integratore vitaminico e minerale. Ottimo diuretico, utile in caso di calcoli, cistite, idropisia e reumatismi; aiuta il corpo a liberarsi dalle tossine attraverso i reni. Dosi eccessive possono risultare tossiche ed è sconsigliato a donne in gravidanza. Buon stimolatore e regolarizzatore del flusso mestruale. Si utilizzano tutte le parti della pianta, ma la radice e i semi sono quelle più concentrate. L’infuso di radice stimola la produzione del latte materno, aiuta in caso di anemia e convalescenza. Esternamente è adatto per lenire morsi e punture e come impacco per la cura dei capelli e infezioni oculari.
Curiosità: comunemente coltivato per le sue foglie commestibili esistono molte varietà selezionate per questo scopo. In generale si possono suddividere in tre gruppi varietali; il P. crispum crispum dalla foglia riccia, sapore delicato e carattere molto ornamentale; P. crispum neapolitanum, o prezzemolo italiano, dalle foglie piatte e sapore deciso, rusticità medio alta e maggiore resistenza ai funghi; P. crispum tuberosum o prezzemolo di Amburgo, dalle foglie scarsamente aromatiche, ma radice ingrossata utilizzabile grattugiata. Il prezzemolo ha una lunga storia di utilizzo. Gli antichi greci credevano che provenisse dal sangue di Archemorus, il precursore della morte, e per questo era rispettato come pianta sacra e utilizzata per fare ghirlande in offerta ai defunti. I romani ne indossavano rametti durante le feste nella convinzione che avrebbe impedito disgrazie. Era temuto dalle madri che allattavano, credendo che potesse causare epilessia nel bambino. Il prezzemolo fa parte della famiglia delle Apiaceae di cui fanno parte diverse specie tossiche come Aethusa cynapium e bisogna fare attenzione nel raccoglierlo allo stato spontaneo. Molto amata dalle api, farfalle e altri insetti utili rappresenta una buona pianta da consociazioni botaniche fungendo da repellente per molti parassiti; cresce bene con rose, pomodori, carote, erba cipollina e asparagi. Ottima pianta da Food forest e bordura. Il succo è un buon repellente per insetti e zanzare e per lenire punture e morsi. Dalla pianta si ottiene un olio essenziale pregiato; le foglie in infuso sono adatte come risciacquo per preservare i capelli scuri e per contrastare la forfora. La pianta è un buon accumulatore organico.