“Hausa, Frafra, patata nativa”
Famiglia: Labiateae
Origine: Africa, Sud Asia
Caratteristiche: pianta aromatica perenne, semi succulenta, dal portamento eretto o prostrato. Arriva a 1 m di altezza, produce tuberi commestibili, e caratteristici fiori blu.
Coltivazione: questa pianta risulta di facile coltivazione e propagazione (da tubero o talea). In inverno i tuberi, posti a grappoli intorno alle basi dei fusti, possono resistere fino a -5: le basse temperature notturne favoriscono lo sviluppo del tubero. Le piante crescono bene sia con precipitazioni abbondanti, sia in condizioni asciutte; ama terreni ricchi e ben drenati, ma si adatta anche a terreni poveri, producendo meno in terreni compatti Richiede una posizione luminosa. I tuberi sono pronti dopo 5-7 mesi dalla semina Una volta raccolti vanno mantenuti al fresco e posti in contenitori con sabbia o paglia per evitare il deperimento, facendo attenzione che non gelino.
Edibilità 3/5: i tuberi sono per lo più consumati come le patate: bolliti, cotti al forno o fritti, ma esistono varietà che si consumano anche crude. Dai tuberi macinati si ottiene una sorta di farina; mentre, fermentati, sono utilizzati per produrre bevande alcoliche. Le foglie si possono utilizzare come foglie aromatiche per insaporire. I tuberi raccolti vanno consumati in breve tempo, prima che avvizziscano e perdano il loro sapore.
Valore terapeutico 2/5: le foglie aromatiche sono utilizzate nella medicina tradizionale africana per lenire disturbi intestinali e dissenteria. Tutta la pianta è utile per il trattamento di sangue nelle urine e disturbi agli occhi. Contiene la forskolina, sostanza oggetto di indagine scientifica come un possibile trattamento per la malattia cardiaca congestizia, glaucoma e malattie bronchiali croniche.
Curiosità: anche se il nome inganna, questa pianta non ha niente a che vedere con le comuni patate della famiglia delle Solanaceae, sebbene i tuberi ovoidali appaiano molto simili a quest’ultime, anche se più piccoli. La coltivazione di questa pianta è considerata una coltura di sussistenza nel Ghana settentrionale e gli agricoltori la coltivano come alimento principale in attesa del raccolto delle altre colture di base. I fusti delle piante raccolte possono essere utilizzati come lettiera per il bestiame e successivamente trasformati in letame. Il Plectranthus rotundifolius, insieme al P. esculentus e al P. edulis , risultano molto vicini alla famiglia dei Coleus a cui spesso vengono associati.