SOLANUM torvum

“Fico del Diavolo, bacca Turca, tekokak”

Famiglia: Solanaceae

Origine: Asia occidentale, S. America

Caratteristiche: arbusto sempreverde, dal portamento eretto e fittone legnoso molto tenace; moderatamente ricoperto di spine sul fusto e sulle foglie, può raggiungere altezze da 1 a 4 m. Presenta foglie ovali lunghe da 5 a 20 cm traforate da 7 lobi più o meno incisi; l’ infiorescenza è densa e ramificata, con fiori penta stellati color bianco crema; i frutti globosi di 1,5 cm di diametro, contengono molti semi piatti e legnosi.

Coltivazione: è una pianta di facile coltivazione, a rapida crescita e resistente a siccità, caldo intenso e potature. Si sviluppa su un fusto unico e tende a ramificare quando è potata. Riparte dalle radici dopo gelate moderate (fino a -6°C). Le piante sono poco longeve e arrivano a esaurirsi dopo il quinto anno di vita. Amano terreni fertili e ben drenati, ed esposizioni luminose. La riproduzione avviene quasi unicamente da seme, a volte per talea.

Edibilità 3/5: i giovani germogli, privi di spine, possono essere consumati crudi o cotti. I frutti hanno un alto contenuto di solanina e un caratteristico sapore amaro molto apprezzato in Asia, dove è consumato crudo o cucinato e servito come contorno di riso o patate, aggiunto a stufati, zuppe, fritture e impasti.

 Valore terapeutico 3/5: questa pianta trova molte applicazioni nelle medicine tradizionali.  Il frutto, la foglia e la radice sono considerati dei regolatori dell’attività microbica, antimalarici e antidolorifici. Alcuni alcaloidi estratti dalla pianta sono utilizzati in India anche come contraccettivo orale. Sempre la tradizione riteneva il succo di tutta la pianta utile per trattare febbre, tosse, asma, disturbi al torace, mal di gola, reumatismi e dolori allo stomaco; il succo dei fiori, invece, era utilizzato, in aggiunta al sale, come collirio. I frutti venivano considerati adatti per problemi alla milza, per migliorare la vista, e il loro impasto era applicato esternamente per ridurre cefalee ed emicranie.

Curiosità: questo solanum è famoso come portainnesto, un vero e proprio “Frankestein” vegetale che sopporta l’innesto di melanzane, pomodori e peperoni senza alterarne le proprietà organolettiche: alcuni appassionati hanno realizzato su suoi rami dei veri e propri orti estivi verticali. Oltre ad aumentare la resistenza alla siccità rende immuni le suddette verdure da parassiti e malattie quali nematodi e funghi. È diffuso in molti paesi equatoriali dove è considerato specie invasiva capace di colonizzare zone povere ed inospitali grazie ad un robusto apparato radicale: da qui l’appellativo torvum e i nomi volgari “fico del diavolo”.

Sei interessato ai nostri prodotti

VISITA IL NOSTRO SHOP

3 risposte a “SOLANUM torvum”

  1. Dalle foto e in parte dalla descrizione più che Solanum torvum sembra più un Solanum chrysotricum

  2. gli innesti si fanno anche sui rami grazie

    1. Si, sopratutto su piante dai tre anni in su

Lascia un commento