“Foglia acqua, pianta di Dio”
Famiglia: Portulacaceae
Origine: S. America
Caratteristiche: nei luoghi di origine cresce spontanea lungo i margini delle strade, aree abbandonate e margini delle foreste dal livello del mare fino a 1000 m. Pianta perenne di breve durata, ampiamente ramificata con fusti succulenti e radici carnose. Cresce dai 30 ai 90 cm di altezza; foglie larghe ranch’esse succulente, fiori piccoli rosa che compaiono a fine estate.
Coltivazione: anche se può crescere in terreni poveri, predilige terreni umidi e ricchi e temperature comprese tra i 15°C e i 35°C, esposizioni luminose ma non a pieno sole, tollera bene la mezz’ombra incrementando il volume delle foglie e fasi anche prolungate di siccità. Si semina in tarda primavera o a fine inverno avendo cura che le temperature minime non scendano sotto i 15 °C.
Edibilità 3/5: si utilizzano le foglie e i fiori crudi in insalata o leggermente cotti al vapore. I giovani germogli sono un ortaggio tradizionale in Africa occidentale e sono impiegati nella preparazione di zuppe, stufati e il Fufu, piatto costituito con farine amidacee e verdure locali. I giovani germogli e le foglie sono molto ricchi di mucillagini, vitamina A, C, omega 3, proteine, ferro e calcio. Contengono anche acido ossalico e per questo bisogna limitarne l’utilizzo a crudo. Le foglie sono aggiunte per dare colore alla zuppa di gombo (Abelmoschus esculentum). Tutta la pianta ha un sapore delicato, leggermente acidulo e aspro. In India è un valido sostituto dell’Amaranthus gangeticus.
Valore terapeutico 3/5: le sue qualità terapeutiche sono attualmente oggetto di studio ed approfondimento; conosciuta in Asia come “pianta di Dio” per le sue presunte proprietà medicamentose paragonate al ginseng, le sue foglie possono essere integrate nell’alimentazione per contenere obesità e prevenire infarti. Dalla radice carnosa si ottiene un succo tonico e rigenerante; la dieta che prevede l’utilizzo di questa verdura può essere benefica per chi soffre di diabete.
Curiosità:. attualmente non è ancora chiara la nomenclatura essendo in alcune definizioni ritenuta sinonimo di T. tringulare, e in altre ritenute due specie distinte. Raccolta allo stato selvatico dai locali per uso alimentare, viene molto coltivata anche in Africa per le sue qualità nutrizionali e anche come pianta ornamentale in vaso o come bordura nei giardini. considerato uno dei più importanti ortaggi da foglia in Nigeria In Brasile viene coltivato lungo le rive del Rio delle Amazzoni, e viene consumato principalmente negli stati di Pará e Amazonas. La forte tolleranza alla siccità è dovuta al tipo di metabolismo impiegato per lo sviluppo che impiega gli acidi crassulacei (CAM), che rendono disponibile l’umidità di riserva nelle parti della pianta per continuare a crescere e ad assimilare anidride carbonica anche durante la notte; questa specie fotosintetizza con un metodo più efficiente rispetto alla maggior parte delle piante, chiamato “percorso di fissazione del carbonio C4”, particolarmente efficiente con alte temperature e scarsità di acqua.