Cavolo Marittimo , seakale, chou marin (Crambe maritima)
È una pianta perenne, che raggiunge i 50-60 cm di altezza, molto rustica e che si adatta a tutti gli ambienti e le temperature: resiste fino ai -20°C e tollera bene la siccità. Le giovani foglie saporite e croccanti, si consumano crude o cotte, mentre le più vecchie, più amare e dure, risultano migliori se cucinate. Anche i fiori, raccolti prima che si aprano, si possono scottare o cuocere al vapore come i broccoli. Il cavolo marino è ricco di fibre, come le altre brassicaceae, ma anche di minerali e vitamina C, ottimi per il metabolismo e rafforzare il sistema immunitario.
Semina: seme o talea di rizoma da marzo; terreno: sciolto e ricco; esposizone: pieno sole, mezz’ombra
Cavolo bastone, walking cabbage, cavolo da passeggio (Brassica oleracea var. longata)
Si tratta di un cavolo da foglia originario dell’isola di Jersey (Inghilterra), che ha la particolarità di crescere molto in altezza, fino ai 3 mt, e che proprio per la lunghezza del suo gambo, una volta tagliato ed essiccato a testa in giù, viene usato per creare dei bastoni da passeggio. Nei climi miti risulta essere biennale e il secondo anno raggiunge il suo massimo sviluppo. Le foglie si consumano come quelle di qualsiasi altro cavolo, crude o cotte e come le altre brassicaceae è ricco di ferro, fibre e acidi grassi (omega 3 e 6).
Semina: maggio/giugno; terreno: qualsiasi, meglio se ricco e fresco; esposizione: soleggiata
Kale, cavolo riccio (Brassica oleracea var. sabellica)
Il cavolo Kale appartiene alla specie Brassica oleracea di cui fanno parte tutti quei cavoli che non formano la cosidetta “testa”o “palla”, ma che si coltivano per le loro foglie che, nel caso del Kale si presentano arricciate, con colori che vanno dal verde all’azzurro, al viola. Il cavolo riccio è diffuso in Italia soprattutto nelle varietà utilizzate come decorative ma non mancano anche varietà alimentari, come il Cavolo Nero toscano e il Cole Rizze pugliese. Il Kale è ottimo in insalata, zuppe, primi piatti, ma anche abbinato al cacao. La ricetta più famosa tuttavia è quella che lo vuole trasformato in croccanti chips da fare al forno. Oggi viene considerato un super food per le sue straordinarie proprietà nutrizionali: contiene più calcio di un bicchiere di latte e più vitamina C dell’arancia; ha elevate concentrazioni di beta-carotene, proteine, ferro e vitamine, oltre che di acido folico, potassio, magnesio, manganese, omega 3, antiossidanti e fibre.
Semina: maggio/giugno; terreno: ricco e fresco; esposizione: soleggiata
Komatsuna, senape giapponse (Brassica oleracea var. pervirdis)
Si tratta di un ortaggio a foglia molto usato nella cucina giapponese e di Taiwan: saltato in padella, in salamoia, cotto o mangiato fresco in insalata, si può consumare in qualsiasi fase della sua crescita. Ottima fonte di calcio, si distingue per il suo gusto pungente, che ricorda la senape. Molto resistente sia al freddo che al caldo, ha uno sviluppo molto rapido e permette già dopo circa 20 giorni dalla semina il primo raccolto. Consigliata come coltivazione invernale alle nostre latitudini.
Semina: autunno o fine inverno; terreno: ricco e ben drenato; esposizione: sole, mezz’ombra.
Mizuna verde/rossa (Brassica juncea var. japonica)
Ortaggio da taglio tipico della cucina orientale, è molto produttiva e già dopo tre settimane circa si può iniziare la raccolta delle giovani foglie (di solito si arriva a 5 tagli per ogni pianta). Si consuma preferibilmente fresca in insalata, o leggermente saltata. Si adatta facilmente alle diverse temperature e tipi di terreno, prediligendo però quelli più ricchi. Molto nutriente risulta un’ottima coltivazione invernale, anche molto decorativa.
Semina: autunno o fine inverno; terreno: ricco e ben drenato; esposizione: sole, mezz’ombra.