Plectranthus amboinicus

 “Origano cubano”

plectranthus amboinicus

Famiglia: Labiatae

Origine: Socotra, Caraibi, S. India

Caratteristiche: erbacea perenne con lunghi steli che portano foglie carnose; sono piante rustiche apprezzate per il loro aroma e come piante decorative.

Coltivazione: terreno ben drenato; coltivare preferibilmente in vaso poiché ama il clima caldo e siccitoso, teme il freddo e non tollera gelate; nel giardino predilige gli angoli rocciosi a mezz’ombra o una posizione riparata. Necessita di scarse esigenze colturali; spuntare periodicamente per favorire un migliore sviluppo vegetativo utilizzando poi steli e foglie come talee per effettuarne la propagazione.

Edibilità: le diverse parti della pianta possono essere utilizzate come spezia tritate finemente, fresche o essiccate, da abbinare a minestre, legumi, piatti da forno, sughi o salse; data la forte aromaticità si consiglia di limitare le dosi.

Valore terapeutico: nelle zone dove la specie si è naturalizzata ne sono molto apprezzate le proprietà medicinali; l’infuso in acqua calda delle parti aeree della pianta, somministrato per via orale, è usato in Asia per trattare asma e tosse cronica; in India le foglie hanno molte applicazioni nella preparazione di rimedi utilizzati per il trattamento di raffreddore, tosse e febbre nei bambini; studi farmacologici hanno, poi, dimostrato le proprietà antiepilettici del decotto delle sue foglie. È considerata dalla medicina erboristica utile per combattere reumatismi, artriti, infiammazioni.

Curiosità: il genere Plectranthus comprende più di 250 specie originarie delle zone a clima tropicale. Questa è ritenuta essere proveniente dall’isola di Socotra dove si è diffusa in tutte le zone a clima tropicale; da noi si trova coltivata sia in giardino che in vaso; la forte aromaticità delle sue grandi foglie profumate d’origano, timo e salvia la iscrive a pieno al titolo di spezia.

10 risposte a “Plectranthus amboinicus”

  1. andrea maestrelli dice: Rispondi

    edibilità è un termine scorretto.. Deriva dall’inglese. In italiano non si dice edibile (che significa costruibile, edificabile: cfr. Devoto Oli, dizionario della lingua italiana) ma edule (termine che risale al latino: edulis)
    Andrea Maestrelli
    tanti saluti

    1. Caro andrea..grazie per il tuo commento, ma ti devo segnalare che la radice etimologica del termine edibile non deriva dall’inglese edible, ma dal latino appunto èdere,edibilis “mangiabile”; come riportato dall’Accademia della Crusca: “«In quasi tutti i vocabolari c’è l’aggettivo edùle, che equivale a commestibile, ma è d’uso più tecnico, mentre commestibile è di largo uso commerciale (si dice generi commestibili col generico significato di ‘generi alimentari’, ma si dice funghi edùli col preciso significato di ‘funghi che si possono mangiare senza pericolo’). Edùle è un latinismo, cioè l’aggettivo edùlis dal verbo èdere ‘mangiare’, adottato dall’italiano come parola tecnica. Allo stesso modo è stato adottato un altro aggettivo latino derivante dallo stesso verbo èdere, edibilis ‘mangiabile’, ma dandogli un significato ancora più specifico di edùle: edibile è infatti parola di uso medico e chimico e indica la parte di un prodotto commestibile che può essere mangiata a scopo di nutrimento (per es. “la parte edibile dell’arancia è la polpa”). Edibile è registrato e spiegato nel Vocabolario della lingua italiana dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma, 1987. Come si vede da questi esempi, il latino, lingua madre dell’italiano, continua ad alimentare la lingua figlia, fornendole parole utili al progresso delle conoscenze moderne” (fonte : http://www.accademiadellacrusca.it/en/italian-language/language-consulting/questions-answers/significato-etimologia-edibile).

  2. insomma, poche chiacchiere. Si mangia o no?

    1. Con moderazione in quanto è molto aromatica…tipo basilico 😉

  3. Alessia milesi dice: Rispondi

    Grazie per le info molto esaustive ed utili

  4. Mi piace la risposta e la condivido dell’ <>. Da chimico puntiglioso, privo di cultura classica, ho visto che il termine mangiare viene dal latino “edo, edere”. mangiare, ma anche costruire, generare.
    Il termine si sovrappone all’altro “aediles”, agli Edili, magistratura Romana, che in origine sono i custodi tecnici (con comunque funzioni almeno per un minimo, sacerdotali. Nell’Antica Roma non c’è nulla di totalmente profano) degli “Aedes”, Templi minori, Tempietti, Nicchie consacrate, estensioni della Domus.
    E’ probabile poi che andando indietro, molto indietro, si trovi una radice – forse Indoeuropea – dalla quale discende sia “edo”, sia “Aedes”.
    A Andrea Maestrelli mi permetto di dire che nel caso dell’edilizia si dice semmai “edificabile”… non “edibile”. Che vuol dire, appunto “commestibile”. Che viene dal latino tardo “comedere”, “edere” c’è ancora, legato al “cum”, quindi “mangiare in compagnia”. Vedi anche Vocabolario Treccani

  5. Cristina Pennavaja dice: Rispondi

    Vorrei far notare che, più che edibile ovvero mangiabile, il Plectranthus Amboinicus è un raro esempio di quanto la natura può regalarci in un solo frutto: il cosiddetto Origano cubano è ottimo gustato da solo o in cento modi diversi, serve per adornare, profumare, pare essere una pianta medicamentosa per tanti malanni. Si moltiplica per semplice talea, ama sole e poca acqua, in Oriente e in Africa adorna vasti terreni incolti… Insomma: è un dono prezioso, e a poco costo! Cristina

  6. Antonia lamannq dice: Rispondi

    Buongiorno,si può fare l’oleolito di origano cubano?
    Essiccato o fresco?
    Grazie

    1. Penso di si …l’aroma dovrebbe rimanere…ci faccia sapere 😉

    2. si puo fare e consiglio in pianta fresca in olio di girasole bio con aggiunta di sale fno, 3 volte in più il peso della pianta,,,che dovrebbe essere un etto per mezzo litro di olio, anche un litro va bene. il sale per togliere la presenza di acqua della pianta.

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