“I rimedi in natura esistono già: non c’è bisogno di manipolarla o di sfruttarla, bisogna solo imparare ad amarla ed amando la natura le risposte ci sono già, io ad esempio da queste piante sto imparando moltissimo perché le coltivo. E’ uno scambio, ed è sicuramente la chiave per uscire fuori dai problemi che oggi ci circondano come l’eccesso di consumismo, un’alimentazione sbagliata e l’eccessivo sfruttamento della madre terra”.
Inizia così la nostra chiacchierata con Paolo Gullino, che abbiamo incontrato tempo fa al festival organizzato dalla rivista Terranuova a Camaiore.
“La biodiversità è tutto“, continua Paolo svelando parte della mission di Piante Innovative, che si pone come uno degli obiettivi proprio quello di “diffondere la coltivazione di piante provenienti da tempi e terre lontane, tutte con grandi qualità nutrizionali e terapeutiche, per lo più sconosciute”.
“Senza biodiversità”, continua Paolo, “non ci sarebbe cultura, non ci sarebbero linguaggi e tradizioni: la biodiversità è l’abbondanza della vita in tutti i suoi aspetti. In Italia noi conserviamo oltre 7300 varietà commestibili di piante, che è un numero altissimo per un Paese così piccolo, e possiamo continuare a preservare piante antiche”