“Zucca dei 7 anni, zucca siamese, zucca a foglia di fico, chilacayote”
Famiglia: Cucurbitacea
Origine: Messico

Caratteristiche: rampicante perenne dalla rapida crescita e fruttificazione tardiva, resistente al freddo, ma non al gelo. Specie autofertile, presenta fiori monoici impollinati dagli insetti.
Coltivazione: prospera in suoli ricchi e ben drenati e in posizioni calde luminose e riparate, ma tollera varie condizioni e ben si adatta anche in suoli poveri. Nei climi temperati si coltiva come annuale. Pianta molto vigorosa, può arrivare a diversi metri di lunghezza scalando alberi e reti, superando a volte i 15-20 metri in un solo anno. La pianta segue il fotoperiodo e fiorisce a fine estate arrivando a maturare i frutti in autunno inoltrato.
Edibilità 4/5: spesso i frutti vengono consumati giovani, ancora verdi, crudi o cotti; ottimi trifolati o soffritti come zucchine, oppure crudi in insalata. I frutti maturi, molto dolci, sono ottimi per preparare confetture, molto gustose e profumate. È una delle zucche più produttive e consumate nei paesi caldi del mondo. In Ecuador si fa un succo chiamato “zambo”. Il seme è ottimo tostato e consumato tipo arachide. Sempre dai semi si ottiene un olio commestibile ricco di acido oleico.
Valore terapeutico 2/5: i semi sono vermifughi e si utilizzano insieme al guscio: vengono tritati e ridotti in polvere poi emulsionati con un poco d’acqua e mangiati. Dopo un eventuale trattamento sembra necessario prendere una purga per espellere i parassiti dal corpo.
Curiosità: questa zucca approdò in Francia all’inizio del XX secolo, precisamente al “jardin du plantes” direttamente dalla Mongolia, insieme ai primi yak mai visti in Europa. Data la sua conservabilità, fu la scorta di viveri per gli animali durante il lungo viaggio. Zucca rustica, il frutto simile ad un’ anguria è caratterizzato da una scorza robusta e un alto tenore di zuccheri che lo rende duraturo (fino a 7 anni) e resistente alle marcescenze. È un ottimo portainnesto del cetriolo, conferendo a quest’ultimo più vigore, produttività e resistenza alle malattie (in particolare il Fusarium). Questa specie è la più robusta del suo genere e non si ibrida naturalmente con le altre zucche (anche se si possono ottenere incroci in condizioni controllate).