Mi ricordo quando incontrai Vandana Shiva a Firenze, pochi attimi fra un banchetto di semi e la scalinata della Fortezza da basso mi trasmisero tutta la forza di una donna con lo sguardo concreto al presente; l’integrità che nasce dalla coerenza tra pensiero, parola e azione la resero una voce guida, da li iniziai ad approfondire la ricerca di semi e di varietà di piante perdute, e a celebrare tale scelta come un sentiero di vita; una guida che con la sua presenza e consapevolezza ha dato radice a movimenti di tutela della cultura contadina e del rispetto della Natura. In altre occasioni l’abbiamo incontrata, rinnovando la luce di quel sentiero di risveglio.
Il suo lavoro con Navdanya (letteralmente nove semi) International ha contribuito enormemente a mantenere le varietà vegetali e animali di “sintesi” fuori dal cancello del nostro belpaese. Un’area, quella della penisola italiana che conta una delle maggiori biodiversità al mondo, incontro e cuscinetto tra climi opposti e terre molto diverse e che potrebbe essere messa facilmente sotto scacco dalle derive climatiche e dalle scelte dei prossimi mesi e anni. E’ un piacere ritrovare Vandana Shiva e la sua voce…in una intervista pubblicata di recente e condotta da Berenice Galli, Vandana snocciola i temi più attuali, il risultato di lunghe battaglie condotte dentro e fuori dal suo paese natale, l’India, e le urgenze da affrontare per non perdere del tutto l’equilibrio ambientale. l’intervista si trova pubbliccata QUI, di seguito il video integrale
«L’80% del cibo che mangiamo viene da piccole fattorie, nonostante utilizzino solo il 20% della terra. L’80% dalla terra è utilizzato da gigantesche aziende, le quali producono merci che servono a produrre biodiesel e mangimi per animali».
«I semi degli agricoltori sono stati messi in un sistema internazionale gestito dalla Banca Mondiale, e la gran parte di questo sistema è adesso controllato da Bill Gates. Lui è il controllore della fornitura di semi nel mondo».
«Gates ha una visione del cibo che viene dai suoi laboratori, brevettato come il suo “hamburger impossibile”, che lui e i suoi amici della Silicon Valley stanno creando con la finta carne da laboratorio e la finta mozzarella da laboratorio».
«La Green Revolution è stata il detonatore della lunga protesta contadina dell’anno scorso in India. Questa “Rivoluzione Verde” entra nei loro campi, distrugge il suolo, distrugge l’acqua, distrugge la biodiversità, distrugge il loro reddito».
«Ecco i tre principi da perseguire: il primo è la self-governance, dobbiamo perciò reclamare il potere; il secondo è la produzione locale e l’auto-produzione. Il terzo principio che Gandhi ci ha dato, mettendolo in uno dei suoi libri, è la disobbedienza civile».
ti ho incontrato oggi a Murabilia. Ero la donna inglese che parlava di coltivare la zucca e di vivere la diversità nel mio orto. ora ho visto il tuo sito web e hai incontrato il mio eroe Vandava Shiva!! Vorrei che avessimo potuto parlare di più. grazie per le tue bellissime piante di pomodoro. Barbara