“Amaranthus gangeticus, Tampala, Mchicha, spinacio cinese”
Famiglia: Amarantaceae
Origine: Sud Asia

Caratteristiche: pianta annuale di rapida crescita, può arrivare al metro di altezza. Fiorisce da giugno ad agosto; è una pianta autofertile monoica che si auto-risemina facilmente.
Coltivazione: ama terreni ben drenati e posizioni soleggiate; cresce bene anche in terreni argillosi e compatti. Si semina in tarda primavera in pieno campo o in semenzaio a fine inverno: i semi germogliano dopo 5-7 giorni a una temperatura minima di 10°C.
Edibilità 4/5: nel sud dell’Asia è considerato uno dei vegetali da foglia più importanti e consumati, e si cucina come una normale verdura, ottima abbinata con il riso. Le foglie crude si possono aggiungere in insalate, e mangiare i giovani steli come asparagi. Dal sapore molto delicato questa verdura conosce ancora poca diffusione. Le foglie sono considerate proteiche, e anche i semi sono molto nutrienti, ma per via della loro dimensione ridotta sono difficili da masticare e assimilare. Questi contengono saponine (come i fagioli) ed è consigliato l’ammollo e il risciacquo prima della cottura.
Valore terapeutico 1/5: tutta la pianta ha proprietà astringenti. È utile esternamente per trattare infiammazioni ed internamente come diuretico. Il decotto delle foglie più vecchie è utilizzato per rafforzare il fegato.
Curiosità: gli amaranti sono una ricca famiglia con circa 70 varietà, molte delle quali originarie dell’America. Piante molto decorative, sono spesso utilizzate nei giardini, e circa una ventina hanno anche valore commestibile (questa specie è la più importante). Già addomesticata in tempi preistorici come pianta da agricoltura, non si conosce il suo antenato originario. Ci sono ad oggi tante varianti di Amarantotricolor con colorazioni dal verde al viola molto suggestive; queste cultivar sono divise a seconda dell’habitat di coltivazione e dalle caratteristiche fisiche. L’amaranto segue il fotoperiodo, e arriva a fiorire quando riceve meno di 15 ore di luce al giorno. Gran parte degli Amaranti fa una fotosintesi chiamata “C4 carbon-fixation pathway”, tipica di molte specie tropicali e sub tropicali come il mais, la canna da zucchero, il sorgo, l’euforbia: questo processo è particolarmente efficiente a temperature elevate, in pieno sole e in condizioni asciutte; ciò la rende una coltivazione utile in condizioni climatiche difficili. Da tutta la pianta si ottiene un colorante giallo o verde.