“Marjuanilla, honeyweed, erba madre”
Famiglia: Lamiaceae
Origine: Asia

Caratteristiche: è una pianta erbacea annuale o biennale, con fusti eretti che crescono dai 20 agli 80 cm di altezza, e tipici fiori labiati color porpora. Le foglie del fusto inferiore sono decidue e appassiscono quando le piante iniziano a fiorire, da luglio a settembre (ma va avanti anche in inverno inoltrato se il clima è mite), dopodiché maturano i semi. È una specie ermafrodita ed è impollinata dalle api.
Coltivazione: si adatta a qualsiasi tipo di terreno, preferibilmente umido, ed ama esposizioni soleggiate o mezz’ombra. Resiste ai -15°C.
Edibilità 2/5: i giovani germogli si consumano cotti e hanno un sapore dolciastro. La radici vengono utilizzate, cucinate con altre pietanze, per aromatizzare.
Valore terapeutico 3/5: viene spesso utilizzata dalla Medicina Tradizionale Cinese miscelata ad altre erbe. L’intera pianta è antibatterica, antispasmodica, astringente, cardiaca, depurativa, diuretica, emmenagoga, ipnotica, nervina, tonica. Viene utilizzata nel trattamento di mestruazioni dolorose ed eccessive, edemi, disturbi renali, eczemi e ascessi. Stimola le contrazioni uterine, dunque non deve essere utilizzata nelle prime fasi della gravidanza. La pianta viene raccolta quando è in fiore ma prima che i semi siano maturati, ed essiccata. Attenzione: contiene circa lo 0,05% di un alcaloide chiamato “leonurina” che ha un effetto simile al curaro sulle terminazioni nervose: agendo a piccole dosi si ha un effetto stimolante del sistema respiratorio, ma a dosi elevate provoca paralisi respiratoria.
Curiosità: recenti studi si stanno occupando del possibile utilizzo del Leonurus sibiricus in agricoltura per quanto riguarda il controllo delle erbe infestanti nocive. Sono già state identificate alcune sostanze chimiche che hanno effetti sia stimolatori che inibitori sulla crescita delle piante.
Questa pianta molto diffusa nel mio paese Brasile, ottima per lesione muscolare, tendine anche fratture.Cura di ulcera stomacale e tanto un’ altra terapie.Sono testimone viva di suo tanti benefici, c’era sei anni e sono caduta sopra una pietra frattanto la cana della gamba(stinco forse)mio padre è andato in campagna a raccogliere Rubin(lo chiamamo così) ha fatto macinate le foglie mettendo sopra la mia gamba per due settimane (facendo scambio tutto giorno), non ho avuto febbre, neanche infezione, in due settimane stavo io caminando. Pianta veramente miraculosa.