“Tabacco selvatico, tabacco Azteco”
Famiglia: Solanaceae
Origine: s. America
Caratteristiche: l’habitat di origine è sconosciuto, attualmente si è naturalizzata in vaste aree a est del N. America dove cresce in luoghi abbandonati e aree aperte. Pianta annuale che arriva fino a 1,5 m di altezza; fiorisce da Giugno a Ottobre con abbondanti fioriture gialle; i fiori producono delle capsule che contengono varie decine di semi molto piccoli.
Coltivazione: pianta molto facile da coltivare, predilige un substrato ben drenato ricco di materia organica, ama esposizioni luminose a pieno Sole. Si semina a partire da marzo in coltura protetta e si trapianta in vasi di medie dimensioni o in piena terra. La pianta richiede più di 14 ore di luce per andare in fioritura (fotoperiodo) si auto semina da sola.
Valore terapeutico 2/5: tutte le parti della pianta contengono nicotina, considerato un potente narcotico. Le foglie hanno proprietà antispasmodiche, catartiche, emetiche, narcotiche e sedative Vengono impiegate esternamente ridotte in poltiglia per lenire i dolori reumatici, problemi della pelle e punture di insetti.
Curiosità: la nicotina concentrata in elevate dosi in tutte le parti della pianta si può estrarre e utilizzare come insetticida; si può fare un macerato mettendo le foglie a bagno per 10 giorni (1 kg di pianta per 10 l di acqua) oppure si utilizzano essiccate mettendole in infusione per qualche ora; anche da secche rimangono efficaci per quasi un anno. La polvere delle foglie secche è usata come tabacco da masticare o da fiuto, meno da fumare, perché è molto più concentrato e potente del tabacco normale (N. tabacum). Risulta anche un accumulatore dinamico di sostanza organica, riuscendo a sintetizzare sali minerali e nutrienti dal suolo per poi renderli maggiormente biodisponibili alle altre piante. Conosciuto anche come Mapacho, o tabacco selvatico è ritenuto una pianta sacra della foresta amazzonica; viene aggiunto come ingrediente a diversi rituali e preparati, si utilizza anche fermentato per sprigionare maggiormente il suo aroma, ma è necessaria molta cautela viste le alte concentrazioni di nicotina. La N. rustica venne introdotto in Europa da Sir Walter Raleigh a fine XVI sec., e visto il successo di coltivazione in aree continentali fu impiegato con successo nelle regioni più fredde dell’Europa e in Russia.