TALINUM paniculatum

“Java ginseng, Gioiello di Opar, Tu-ren-shen”

Famiglia: Talinaceae

Origine: Nord e Sud America

Caratteristiche: è una pianta succulenta tuberosa perenne della stessa famiglia della Portulaca, eretta, che può arrivare al metro di altezza. Presenta foglie carnose, piatte e di un verde brillante, e piccoli fiorellini stellati di colore rosa che fioriscono su fini steli ramificati. Seguono la fioritura piccoli frutti rosso carminio.

Coltivazione:  predilige posizioni in pieno sole, ma tollera bene anche la mezz’ombra. Ama terreni ben drenati, umidi e ricchi di sostanza organica; resiste comunque alla siccità e a terreni poveri o rocciosi. Teme il gelo, ma si risemina facilmente anche nei climi più freddi. La semina si può effettuare in primavera o in autunno in coltura protetta.

Edibilità 3/5:  i germogli e le foglie si possono aggiungere a stufati e zuppe, come tipico di alcuni paesi africani, ma si consumano anche crude in insalata. . I giovani germogli vengono raccolti quando le piante sono alte circa 30 cm e le foglie sono completamente sviluppate. I semi sono piccoli ma nutrienti e possono rappresentare una buona fonte di Omega3.

Valore terapeutico 2/5:  la radice è ampiamente utilizzata nella medicina popolare di vari paesi come alternativa al più costoso e difficile da coltivare ginseng per la combattere la debolezza fisica, aumentare la libido e come afrodisiaco. Nella medicina tradizionale cinese questa radice appartiene alla categoria delle “erbe toniche per carenza di qi”  ed è conosciuta come Tu-ren-shen: è usata per tonificare la digestione, inumidire i polmoni  e favorire il latte materno. Inoltre è ritenuta utile per curare il mal di testa, la polmonite, la diarrea, la minzione frequente e le mestruazioni irregolari.  Il succo delle foglie viene utilizzato esternamente per trattare ferite, ulcere ed ascessi.

Curiosità: il T. paniculatum è spesso noto con il nome di “Gioiello di Opar” (Jewels of Opar) in riferimento al al racconto di Edgar Rice Burroughs, autore dei romanzi di Tarzan scritti nella prima metà del ‘900. L’ Opar di Burroughs è un luogo immaginario che custodisce un’enorme quantità di oro e gemme raccolte dalla condannata Atlantide.  Tarzan si avventura a Opar per reclamare parte della ricchezza, e da lì si snocciola la trama del romanzo. Che i frutti color rubino del T. paniculatum ricordini gioielli preziosi? Pare che sia questo il motivo per cui gli è stato attribuito questo nome.

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