“Pianta della cera, fiore della vescica”
Famiglia: Asclepiadaceae
Origine: sud America
Caratteristiche: pianta perenne rampicante sempreverde, foglie opposte verdi scure, setose al tatto; arriva fino a 6 m; crescita rapida; fioritura da maggio a settembre.
Coltivazione: pianta rampicante robusta; ama la mezz’ombra e i terreni limosi, resiste a eccessi di umidità e a scarsi drenaggi, teme le gelate forti e tardive, resiste a temperature estive elevate. Fiori molto profumati che attirano impollinatori notturni.
Edibilità 1/5: i frutti dalla forma curiosa sono l’unica parte edule; ma richiede una certa preparazione.
Curiosità: dai fusti si ottiene una fibra robusta; oltre che decorativa la pianta è una risorsa alimentare per insetti, anche se è conosciuta come fiore crudele, per via di particolari aperture a forma di cuneo presenti sui petali che possono fungere da trappola per l’impollinatore fino al mattino successivo la sua riapertura, possono anche occasionalmente intrappolare la proboscide degli insetti portandoli alla morte. I frutti maturi simili esternamente al chayote (Sechium edule) contengono numerosi semi scuri attaccati a delle setole setose.
Leggo in siti in lingua inglese (per es.: https://weeds.dpi.nsw.gov.au/Weeds/MothVine) che il frutto è molto velenoso
SI è comunque da evitare, principalmente è una pianta tossica, con forti potenziali biorepellenti