SIEGESBECKIA orientalis

 “Erba di San Paolo, xi xian cao”

Famiglia: Asteraceae

Origine: Asia

Caratteristiche:  erbacea annuale con portamento eretto, cresce generalmente sui 40-60 cm circa, ma può arrivare anche al metro di altezza. I rami sono ricoperti di una peluria violacea-brunastra, così come le foglie triangolari e dentellate. I fiori sono gialli, a cinque petali, non particolarmente appariscenti, e compaiono alla fine dell’estate o inizio autunno.

Coltivazione: predilige condizioni umide ma ben drenate ed una posizione soleggiata. La riproduzione avviene per semina, da effettuarsi in aprile/maggio in coltura protetta.

Edibilità 1/5: le giovani foglie posso essere consumate previa bollitura; risultano leggermente mucillaginose.

Valore terapeutico 3/5: La S. orientalis è stata coltivata come pianta medicinale in molti paesi del mondo ed era usata principalmente per curare malattie della pelle, in particolare la lebbra e la sifilide. In Cina è impiegata contro vari stati infiammatori, dalle coliche renali ai reumatismi, dalla malaria alle dermatiti. Conosciuta con il nome di Xi Xian Cao nella medicina tradizionale cinese (MTC), la Sigesbeckia viene utilizzata per “dissipare vento-umidità e rafforzare i tendini: per ostruzioni dolorose vento-caldo-umido” .

Oggi numerose ricerche confermano il valore farmacologico della pianta, e di recente il suo estratto viene largamente impiegato nella preparazione di cosmetici per la cura della pelle, e prodotti antirughe.

Curiosità: il nome Siegesbeckia si lega a un curioso aneddoto che vede protagonista l’illustre naturalista Carl Von Linné (Carlo Linneo, in italiano) e il botanico tedesco Johann Georg Siegesbeck. Inizialmente i due erano cari amici, ma dopo l’uscita del Systema Naturae nel 1735, in cui Linneo classificava le piante secondo il cosiddetto “sistema sessuale” che si basava sulla morfologia di stami e pistilli, ovvero sui caratteri sessuali delle piante, Siegesbeck lo tacciò di dubbia moralità e lo attaccò ferocemente definendo il nuovo sistema “un disgustoso meretricio”: come si poteva credere che più uomini (gli stami) si spartissero una sola donna (il pistillo)? Dio non lo avrebbe mai permesso! Linneo di tutta risposta chiamò Siegesbeckia questa pianta che nei paesi d’origine pare abbia un pessimo odore che ricorda il maiale.

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